mercoledì 1 dicembre 2010

Il CruciverBar su "Al Parco" di Dicembre 2010

Fonte: Greenpeace
Cari lettori,

nello scorso numero vi avevamo promesso che avremmo proseguito questa interessante collaborazione tra BarSport e Al Parco. E così eccoci ancora qui con un'iniziativa che speriamo troverà il vostro favore. Dopo aver valutato diverse idee abbiamo deciso di proporre, come nella migliore tradizione delle più rispettabilli riviste, il CruciverBar, il cruciverba di Bar Sport. Come ormai avrete capito però, in questo bar i passatempi vogliono essere anche spunti di riflessione e di approfondimento su ciò che ci circonda e ci accade quotidianamente; abbiamo così pensato che quello del cruciverba fosse il modo più interessante per affrontare con leggerezza temi di scottante attualità stuzzicando magari anche un po’ la curiosità dei nostri avventori.

Questo mese vi proponiamo un tema molto caldo in Europa, in Italia e in Basilicata: il nucleare e, in particolare, i rischi delle scorie rispetto a fenomeni naturali, eccezionali ma sempre più frequenti, come le inondazioni. Un esempio lampante in merito è ciò che è accaduto nelle acque di un affluente del Danubio (vedi foto).

Metti alla prova le tue conoscenze in materia di nucleare in Basilicata! 

Le soluzioni saranno pubblicate nel nuovo numero di Al Parco ma se non riesci a resistere alla tentazione di scoprirle potrai trovare buona parte delle informazioni da cui sono state tratte le definizioni in questo post sul sito web dell’Organizzazione Lucana Ambientalista.

Buona meditazione.


Nell'Ottobre 2010 i fanghi chimici di lavorazione contaminati da un derivato dell’alluminio, fuoriusciti da una fabbrica nei pressi di Ajka, nell’ovest dell'Ungheria, hanno invaso il Raba, un affluente del Danubio, mettendo a serio rischio l’ecosistema del fiume più grande dell’Europa centro-orientale. Fonte immagine: Nasa

CruciverBar di Dicembre 2010

soluzioni del CruciverBar di Dicembre 2010

lunedì 1 novembre 2010

Un bar al parco

In questo numero vogliamo innanzitutto ringraziare la redazione di Al Parco per averci nuovamente offerto uno spazio che comincia ad assumere le sembianze di una rubrica; la cosa ci rallegra. 
Ci sembra quindi necessario chiarire la tipologia degli interventi con i quali BarSport vuole contribuire alla linea editoriale del giornale.
Al Parco nasce con l’intento di far conoscere le bellezze e le tante risorse dei nostri territori. Uno dei modi per procedere in questa direzione è di stimolare la capacità, in noi stessi prima d’ogni altro, di saper vedere, analizzare, apprezzare o criticare quanto avviene giorno dopo giorno sotto i nostri occhi. Per questo vorremmo coinvolgere tutte le forze di BarSport per proporre, mese dopo mese, una schietta e accorta indagine sul territorio al servizio di un’informazione diretta e di qualità.
Lo scempio del territorio procede indisturbato e inesorabile, ad una velocità spaventosa, che diventa scioccante per chi non è ancora assuefatto a tali dinamiche. Questo angoscia chi è dotato di una certa sensibilità e di una spiccata capacità critica. Ci appelliamo a queste persone, attenti custodi del territorio o accorti osservatori esterni, a vincere il senso di impotenza e frustrazione che si matura davanti a questa catastrofe e di approfittare di spazi come questo per informare, criticare, agire.
Ciò che proponiamo è l’aggregazione di forze, sensibilità, competenze intorno a questi temi, convinti come siamo che solo grazie alla partecipazione e al coinvolgimento diretto dei cittadini sia possibile capire meglio e agire meglio.

venerdì 1 ottobre 2010

"Ai 4 fiumi"

Informare per comunicare, comunicare per reagire, reagire per innescare il cambiamento

Una tipica serata dell'estate lucana, fiumi di gente intasano gli stretti vicoli di un grazioso paesino, attirati da succulenti piatti della tradizione locale; tra i numerosi punti di ristoro molti ne notano uno dal menù alquanto strano: peperoni fosforescenti della Val Sinni, fagioli argentati della Val D'Agri, mozzarelle blu della Val Basento e pane verde della Val Bradano, tutti incomprensibilmente commestibili. Quattro valli, quattro prodotti tipici, innaffiati dalle acque dei quattro principali fiumi lucani, tra i più inquinati di Italia... incredibile anche solo ad immaginarlo per una delle regioni meno densamente abitate e industrializzate del paese. L'insolito stand, inserito provocatoriamente nel 4° percorso eno-gastronomico, storico e culturale di Vaglio di Basilicata e riproposto a Barile in occasione di Cantinando lo scorso Agosto, denuncia l'incoerenza di una Regione che da una parte punta sulle tipicità e la genuinità dei suoi prodotti e dall'altra avvelena l'acqua che innaffia e la terra che nutre quei prodotti. Gli ingredienti base del prodotto tipico lucano sono lo smaltimento dei rifiuti basato sul poco virtuoso binomio discarica–inceneritore, il malfunzionamento della rete fognaria e dei depuratori delle acque reflue che sta causando un accumulo di inquinanti nei fiumi, il trivellamento incontrollato del suolo per l'estrazione del petrolio, ... frutti del disinteresse istituzionale e civile per i disastri ambientali in corso da decenni. L'opera prende spunto da molteplici notizie di cronaca ambientale recentemente rese note attraverso internet, nell'assordante silenzio dei principali media.L'installazione è stata ideata e realizzata da Bar Sport, una realtà nata per dar spazio a chi avverte il peso della frustrazione originata dalla scellerata gestione del territorio lucano.
Su picasa e facebook è possibile vedere un album fotografico dell'installazione.
A seguito dei positivi riscontri lo stand è stato ripensato come un kit facilmente riproducibile. 
Chiunque fosse interessato a riproporlo non esiti a contattarci.